ACLI AREZZO: DROGA E ALCOOL, DALLE ACLI UN QUADRO DELLE DIPENDENZE AD AREZZO
07-03-2017 21:32 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

L´associazione ha attivato da due anni lo sportello contro le dipendenze in sinergia con Gruppo 13
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Le principali emergenze riguardano i giovani fino a trent´anni per uso di eroina, cocaina e alcool
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I primi due anni di lavoro dello sportello contro le dipendenze delle Acli forniscono un quadro chiaro delle emergenze sociali vissute ad Arezzo. Questo servizio è tenuto dal Gruppo 13, onlus che opera in stretta sinergia con la comunità di San Patrignano, e vuole offrire un punto di ascolto per coloro che sono affetti da dipendenze e per le loro famiglie, avviando un percorso motivazionale e psicologico di recupero e di reinserimento sociale. Avviato nel marzo 2014, lo sportello ha accolto nell´ultimo biennio tanti ragazzi arrivati autonomamente o indirizzati da strutture come il Sert, affrontando insieme a loro le varie tipologie di dipendenza (droga, alcool e gioco) con l´obiettivo di intercettare tali problematiche e di fornire un supporto per superarle con la prospettiva dell´accompagnamento verso la stessa comunità di San Patrignano. Questo lavoro ha permesso di tracciare un profilo delle dipendenze ad Arezzo che riguardano prevalentemente una fascia d´età molto giovane tra i venti e i trent´anni che, già nell´adolescenza, inizia a fare uso di sostanze pericolose come l´eroina (in forte aumento), la cocaina e l´alcool. «Nei primi due anni di servizio ad Arezzo - spiega Annamaria Carletti, presidente del Gruppo 13 e responsabile dello sportello presso le Acli, - abbiamo lavorato in collaborazione con il Sert e abbiamo registrato un´emergenza superiore a quanto ci aspettavamo: tanti ragazzi, da soli o con le loro famiglie, si sono rivolti a noi e hanno evidenziato l´esigenza di superare una qualche dipendenza. Abbiamo valutato che esistono tante situazione sommerse che fanno fatica ad emergere, dunque il nostro invito è a superare la vergogna e la paura per avviare un reale percorso di recupero necessario per progettare un nuovo futuro».
Lo sportello contro le dipendenze è fruibile gratuitamente ogni giovedì dalle 9.30 alle 12.30, e vuole avviare un progetto di recupero e, eventualmente, di accompagnamento verso San Patrignano. Una recente innovazione è rappresentata dal parallelo percorso vissuto con un gruppo di genitori che hanno i figli interessati dal problema delle dipendenze e che hanno scelto di prendere piena consapevolezza del tema e di strutturare sinergie condivise. «Il dramma delle dipendenze ad Arezzo - aggiunge Stefano Mannelli, presidente delle Acli, - è tornato drammaticamente alla luce pochi giorni fa con la morte del giovane nel parco del Pionta. Queste situazioni nascono dalle più diversificate cause: la fragilità delle persone, la mancanza di dialogo con gli adulti e con i genitori, la scarsa attenzione e l´assenza di ascolto verso la sfera emotiva del ragazzo nel periodo dell´adolescenza che spesso sfociano in atteggiamenti di isolamento e ribellione. In questo senso, lo sportello contro le dipendenze rappresenta un utile servizio alla città, ma è importante anche studiare nuove strategie per prevenire questi problemi, iniziando fin da giovani ad educare ai corretti stili di vita e a promuovere la cultura della legalità».
Lo sportello contro le dipendenze è fruibile gratuitamente ogni giovedì dalle 9.30 alle 12.30, e vuole avviare un progetto di recupero e, eventualmente, di accompagnamento verso San Patrignano. Una recente innovazione è rappresentata dal parallelo percorso vissuto con un gruppo di genitori che hanno i figli interessati dal problema delle dipendenze e che hanno scelto di prendere piena consapevolezza del tema e di strutturare sinergie condivise. «Il dramma delle dipendenze ad Arezzo - aggiunge Stefano Mannelli, presidente delle Acli, - è tornato drammaticamente alla luce pochi giorni fa con la morte del giovane nel parco del Pionta. Queste situazioni nascono dalle più diversificate cause: la fragilità delle persone, la mancanza di dialogo con gli adulti e con i genitori, la scarsa attenzione e l´assenza di ascolto verso la sfera emotiva del ragazzo nel periodo dell´adolescenza che spesso sfociano in atteggiamenti di isolamento e ribellione. In questo senso, lo sportello contro le dipendenze rappresenta un utile servizio alla città, ma è importante anche studiare nuove strategie per prevenire questi problemi, iniziando fin da giovani ad educare ai corretti stili di vita e a promuovere la cultura della legalità».