ACLI AREZZO: LA LEGGE SUI MINORI NON ACCOMPAGNATI E´ EMBLEMA DI CIVILTA´ E UMANITA´
23-02-2017 11:14 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

Le Acli provinciali di Arezzo sostengono la proposta di legge che consolida il principio della legalità
La manovra apre una nuova fase rivolta ad una maggiore attenzione, accoglienza e integrazione
La nuova legge sull´accoglienza e protezione dei minori non accompagnati rappresenta un passaggio di grande civiltà e umanità. A sostenerlo sono le Acli provinciali di Arezzo che ritengono di fondamentale importanza l´istituzione di un nuovo sistema normativo in grado di tutelare i bambini e i ragazzi stranieri che arrivano in Italia, garantendo il pieno godimento dei loro diritti, sottraendoli ai pericoli della criminalità organizzata e garantendogli un futuro dignitoso. La bontà della legge, presentata nei giorni scorsi in città dalla senatrice Donella Mattesini, è stata confermata dalla quasi totalità delle forze politiche che vi hanno aderito con l´obiettivo di consolidare il principio della legalità e di rafforzare la sinergia operativa tra stato e territori.
Questa manovra, tra l´altro, potrebbe aprire una nuova fase rivolta ad una maggior attenzione, accoglienza e integrazione nei confronti di chi, minore, porta già sulle sue spalle una lunga serie di sofferenze e di difficoltà. Per questo motivo, le Acli di Arezzo esprimono perplessità nei confronti delle dichiarazioni dell´assessore comunale Lucia Tanti che ha rivendicato come la giunta abbia deciso di diminuire le risorse destinate al capitolo dei minori stranieri non accompagnati, muovendo la provocatoria richiesta di aumentare i fondi per i controlli piuttosto che per l´accoglienza e la protezione. L´assessore ha fatto richiamo ad un tema importante come quello della sicurezza e della prevenzione, mentre la legge fa riferimento all´importanza dell´integrazione, della tutela e della solidarietà: la politica non può commettere l´errore di confondere i due diversi ambiti ma deve impegnarsi nel perseguirli con un´azione parallela e lungimirante. «Ci auguriamo che Arezzo sposi il clima che ha ispirato questa legge - commenta il presidente delle Acli Stefano Mannelli, ricordando la sensibilità del territorio provinciale che ospita ben centoquarantasei case destinate all´accoglienza. - Temi di carattere sociale così importanti meritano azioni e comportamenti degni di una comunità civile e preparata nel trovare soluzioni concrete, condivise ed efficaci. La matrice cattolica e i valori che caratterizzano la storia del nostro Paese non possono conciliarsi con l´avversione ai deboli e agli stranieri, dunque dobbiamo tutti lavorare perché Arezzo sia pronta ad accogliere le sfide future in clima costruttivo e propositivo».