ACLI FIRENZE: IL PAPA HA LANCIATO UN MESSAGGIO DI STRAORDINARIO RILIEVO. INCLUSIONE SOCIALE NUOVO UMANESIMO
11-11-2015 14:24 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

Le Acli fiorentine, che hanno vissuto con partecipazione, con emozione e con gioia la visita di Papa Francesco, ritengono di straordinario rilievo quanto ha detto sia nella Cattedrale di S.Maria del Fiore, sia allo stadio dove è stato accolto da oltre 50mila persone. "Dalle parole del Papa - afferma il Presidente provinciale Mario Ringressi - abbiamo tratto un insegnamento alto, appassionato di grande forza morale e spirituale".
Le Acli fiorentine, che hanno partecipato all´incontro con i propri dirigenti provinciali e con rappresentanze dei Circoli ma anche con moltissimi iscritti, intendono sottolineare con quanta efficacia il Papa abbia tratteggiato l´umanesimo cristiano mostrandoci che esso ha i caratteri dell´ l´umiltà, (e quindi l´ossessione di preservare la propria gloria, la propria influenza non deve far parte dei nostri comportamenti associativi); del disinteresse, ( come ricerca della felicità di chi ci sta accanto; l´umanità del cristiano è sempre in uscita, non è narcisistica, autoreferenziale); infine della beatitudine. Nelle beatitudini il Signore ci indica il cammino, per arrivare alla felicità più autenticamente umana e divina, quella di chi conosce la ricchezza della solidarietà, del condividere anche il poco che si possiede; la ricchezza del sacrificio quotidiano di un lavoro, a volte duro e mal pagato, ma svolto per amore verso le persone.
Papa Francesco ci ha esortato a lavorare per rendere migliore questo mondo e come qualsiasi vita si decide sulla capacità di donarsi. Quindi è stato forte e incisivo il richiamo a non essere ossessionati dal "potere", anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all´immagine sociale della Chiesa. Le beatitudini, - ci dice Papa Francesco - sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto.
Le Acli fiorentine intendono fare proprio anche all´appassionato richiamo del Papa ad avere capacità di dialogo e di incontro, con lo stile che ci ha indicato: "Dialogare non è negoziare. Negoziare è cercare di ricavare la propria "fetta" della torta comune. Non è questo che intendo. Ma è cercare il bene comune per tutti. Discutere insieme, oserei dire arrabbiarsi insieme, pensare alle soluzioni migliori per tutti".
Papa Francesco ha indicato alla Chiesa italiana l´inclusione sociale dei poveri come via per il nuovo umanesimo in Gesù Cristo, con un forte richiamo a stare in mezzo alla gente ad essere linfa vitale del dialogo. Come associazione ci sentiamo interpellati da questo impegno e ci pare particolarmente incisiva l´esortazione: "dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo."
Le Acli fiorentine, che hanno partecipato all´incontro con i propri dirigenti provinciali e con rappresentanze dei Circoli ma anche con moltissimi iscritti, intendono sottolineare con quanta efficacia il Papa abbia tratteggiato l´umanesimo cristiano mostrandoci che esso ha i caratteri dell´ l´umiltà, (e quindi l´ossessione di preservare la propria gloria, la propria influenza non deve far parte dei nostri comportamenti associativi); del disinteresse, ( come ricerca della felicità di chi ci sta accanto; l´umanità del cristiano è sempre in uscita, non è narcisistica, autoreferenziale); infine della beatitudine. Nelle beatitudini il Signore ci indica il cammino, per arrivare alla felicità più autenticamente umana e divina, quella di chi conosce la ricchezza della solidarietà, del condividere anche il poco che si possiede; la ricchezza del sacrificio quotidiano di un lavoro, a volte duro e mal pagato, ma svolto per amore verso le persone.
Papa Francesco ci ha esortato a lavorare per rendere migliore questo mondo e come qualsiasi vita si decide sulla capacità di donarsi. Quindi è stato forte e incisivo il richiamo a non essere ossessionati dal "potere", anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all´immagine sociale della Chiesa. Le beatitudini, - ci dice Papa Francesco - sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto.
Le Acli fiorentine intendono fare proprio anche all´appassionato richiamo del Papa ad avere capacità di dialogo e di incontro, con lo stile che ci ha indicato: "Dialogare non è negoziare. Negoziare è cercare di ricavare la propria "fetta" della torta comune. Non è questo che intendo. Ma è cercare il bene comune per tutti. Discutere insieme, oserei dire arrabbiarsi insieme, pensare alle soluzioni migliori per tutti".
Papa Francesco ha indicato alla Chiesa italiana l´inclusione sociale dei poveri come via per il nuovo umanesimo in Gesù Cristo, con un forte richiamo a stare in mezzo alla gente ad essere linfa vitale del dialogo. Come associazione ci sentiamo interpellati da questo impegno e ci pare particolarmente incisiva l´esortazione: "dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo."