LE ACLI DI AREZZO BANDISCONO IL GIOCO D´AZZARDO
25-05-2016 10:13 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

Il circolo Acli di Pratantico ha vinto una lunga battaglia legale e ha spento le proprie slot machines
Le Acli esultano: in nessuno dei quarantatre circoli provinciali sono presenti forme di dipendenza
Le Acli della provincia di Arezzo bandiscono definitivamente il gioco d´azzardo. L´associazione si è recentemente impegnata in una campagna di sensibilizzazione e di lotta contro le dipendenze in cui, oltre a stringere un forte legame con la comunità di San Patrignano, ha dato espressione al proprio impegno sociale partendo dai territori e dai quarantatre circoli della città e delle vallate. Questi sono infatti centri di aggregazione e di socializzazione al servizio delle comunità locali attraverso varie iniziative ed attività, dunque le Acli hanno voluto farne luoghi ispirati ad una vocazione cristiana e civile in cui fosse escluso ogni tipo di gioco d´azzardo e slot machines. L´ultimo circolo ad aver definitivamente eliminato le proprie slot machines è stato quello di Pratantico che, dopo mesi di vicende legali contro la società proprietaria di tali macchine, ha ottenuto dall´avvocato il via libera a procedere al loro spegnimento. «Abbiamo ottenuto un grande successo - commenta Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli. - Ci congratuliamo con il circolo di Pratantico, in primis con il suo presidente Marco Sguerri, per la tenacia e la convinzione con cui ha trovato una soluzione definita al problema del gioco d´azzardo all´interno dei locali delle Acli che, ora, risultano completamente ripuliti dal rischio delle dipendenze. In nessun circolo sono più presenti slot machines: si tratta di una battaglia di civiltà che siamo orgogliosi di aver vinto insieme a tutti i nostri aclisti».
La prospettiva del facile guadagno legato al gioco d´azzardo vede sempre più persone cadere in un vortice di dipendenza e di indebitamento, provocando un dramma sociale che mina la stabilità e la serenità di tante famiglie. Con questa operazione, invece, le Acli di Arezzo hanno voluto lanciare un forte segnale ai loro seimiladuecento tesserati e all´intero territorio, con una scelta che ha sicuramente portato alla rinuncia di alcuni guadagni ma che ha fornito ad ogni circolo un volto più umano e più etico.
Le Acli esultano: in nessuno dei quarantatre circoli provinciali sono presenti forme di dipendenza
Le Acli della provincia di Arezzo bandiscono definitivamente il gioco d´azzardo. L´associazione si è recentemente impegnata in una campagna di sensibilizzazione e di lotta contro le dipendenze in cui, oltre a stringere un forte legame con la comunità di San Patrignano, ha dato espressione al proprio impegno sociale partendo dai territori e dai quarantatre circoli della città e delle vallate. Questi sono infatti centri di aggregazione e di socializzazione al servizio delle comunità locali attraverso varie iniziative ed attività, dunque le Acli hanno voluto farne luoghi ispirati ad una vocazione cristiana e civile in cui fosse escluso ogni tipo di gioco d´azzardo e slot machines. L´ultimo circolo ad aver definitivamente eliminato le proprie slot machines è stato quello di Pratantico che, dopo mesi di vicende legali contro la società proprietaria di tali macchine, ha ottenuto dall´avvocato il via libera a procedere al loro spegnimento. «Abbiamo ottenuto un grande successo - commenta Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli. - Ci congratuliamo con il circolo di Pratantico, in primis con il suo presidente Marco Sguerri, per la tenacia e la convinzione con cui ha trovato una soluzione definita al problema del gioco d´azzardo all´interno dei locali delle Acli che, ora, risultano completamente ripuliti dal rischio delle dipendenze. In nessun circolo sono più presenti slot machines: si tratta di una battaglia di civiltà che siamo orgogliosi di aver vinto insieme a tutti i nostri aclisti».
La prospettiva del facile guadagno legato al gioco d´azzardo vede sempre più persone cadere in un vortice di dipendenza e di indebitamento, provocando un dramma sociale che mina la stabilità e la serenità di tante famiglie. Con questa operazione, invece, le Acli di Arezzo hanno voluto lanciare un forte segnale ai loro seimiladuecento tesserati e all´intero territorio, con una scelta che ha sicuramente portato alla rinuncia di alcuni guadagni ma che ha fornito ad ogni circolo un volto più umano e più etico.