LE ACLI DI AREZZO ORGANIZZANO UN INCONTRO SUL TEMA: "JOBS ACT, QUALI OPPORTUNITA´ PER I NOSTRI GIOVANI"
23-03-2015 16:47 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

L´incontro avrà luogo ad Arezzo il prossimo Venerdì 27 Marzo 2015 ore 21:15 presso la Sala del Teatro delle Culture, presenti l´On.Anna Ascani del PD e l´On.Walter Rizzetto (ex Mov.5 Stelle) del Gruppo Misto, Alternativa Libera alla Camera dei Deputati.
L´incontro introdotto dal Presidente Provinciale delle ACLI di Arezzo, Stefano Mannelli, vedrà l´intervento e saluto da parte del Segretario Nazionale di GA, Matteo Bracciali.
L´asset strategico del mondo del lavoro visto attraverso la piattaforma strutturale e riformatrice del "Job Act", questa una delle manovre riformatrici introdotte dal Governo Renzi i cui dispositivi attuativi sono entrati in vigore a partire già dagli inizi del mese di Marzo.
Secondo fonti statistiche diffuse da Unioncamere, riprese dai maggiori quotidiani nazionali, la riforma andrà ad interessare 250.000 unità che avranno accesso ad una stabilizzazione lavorativa tra regolarizzazioni e nuove assunzioni entro il 2015.
Una riforma attesa da molti anni che va ad incidere profondamente sul mondo del lavoro e che ha innescato profonde divisioni e contrapposizioni all´interno della stessa Sinistra e del Mondo Sindacale, senza trascurare le profonde fibrillazioni in seno a quella parte della maggioranza di Centro Destra che attualmente sostiene e fa parte del Governo Renzi.
Le A.C.L.I. di Arezzo, prima Associazione sul territorio a farlo, promuovono un dibattito sul tema specifico visto dalla prospettiva del mondo giovanile, focalizzando l´attenzione su quelli che saranno gli impatti e le conseguenze di questa riforma sul medio e lungo periodo in termini di opportunità, di prospettive ma soprattutto di reali possibilità occupazionali, che avrà luogo ad Arezzo il prossimo venerdì 27 marzo 2015 alle ore 21:15 presso la Casa delle Culture in piazza A. Fanfani n°5.
A latere della Riforma e dei conseguenti decreti attuativi erogati e posti in essere, permangono sul terreno ulteriori e non meno trascurabili punti di criticità sollevati da tempo ed anche più recentemente sollecitati da parte dello stesso mondo imprenditoriale:
• elevati costi per le imprese derivanti dall´approvvigionamento energetico;
• elevato impatto dei costi aggiuntivi salariali per le stesse imprese rispetto al netto percepito in busta paga da parte del dipendente;
• scarsa accessibilità all´erogazione del Credito Bancario soprattutto da parte delle piccole e medie imprese, elementi di criticità riconducibili agli "accordi di BASILEA 3", che pretendono un impegno italiano sul fronte di politiche condivise con il resto delle maggiori cancellerie Europee sul tema specifico;
• ritardo di una riforma complessiva e strutturale della giustizia sul fronte civilistico che continua ad incidere negativamente sulla potenziale attrattiva di investimenti esteri nel nostro paese;
A queste non trascurabili criticità si aggiunge una ulteriore e formidabile sfida che si declina nella riforma delle nostre coscienze, e che si traduce in una necessità d´impegno civile e sociale da parte delle figure amministrative, istituzionali, di governance e della stessa società civile del nostro paese in grado di riformare lo stesso al pari di altre democrazie sul fronte della questione morale, del rispetto delle leggi e del contrasto ad ogni forma di corruzione e di collusione rispetto anche alle crescenti e sofisticate dinamiche invasive adottate dal crimine organizzato.
Su questo fronte le A.C.L.I. celebrando i loro 70 anni di storia, ribadiscono il loro ruolo di compartecipazione nella costruzione e nel presidio dei fondamentali costituzionali necessari alla costruzione e preservazione della democrazia ed al raggiungimento del bene comune che da sempre costituiscono il solco entro il quale l´Associazione si è spesa e continuerà ad operare per fare sì che il sistema Paese possa svilupparsi, autoriformarsi e crescere rispetto ai mutati contesti internazionali per il bene, ed il progresso stesso dell´intera comunità.
Stefano Mannelli
PRESIDENZA PROVINCIALE
ACLI AREZZO
L´incontro introdotto dal Presidente Provinciale delle ACLI di Arezzo, Stefano Mannelli, vedrà l´intervento e saluto da parte del Segretario Nazionale di GA, Matteo Bracciali.
L´asset strategico del mondo del lavoro visto attraverso la piattaforma strutturale e riformatrice del "Job Act", questa una delle manovre riformatrici introdotte dal Governo Renzi i cui dispositivi attuativi sono entrati in vigore a partire già dagli inizi del mese di Marzo.
Secondo fonti statistiche diffuse da Unioncamere, riprese dai maggiori quotidiani nazionali, la riforma andrà ad interessare 250.000 unità che avranno accesso ad una stabilizzazione lavorativa tra regolarizzazioni e nuove assunzioni entro il 2015.
Una riforma attesa da molti anni che va ad incidere profondamente sul mondo del lavoro e che ha innescato profonde divisioni e contrapposizioni all´interno della stessa Sinistra e del Mondo Sindacale, senza trascurare le profonde fibrillazioni in seno a quella parte della maggioranza di Centro Destra che attualmente sostiene e fa parte del Governo Renzi.
Le A.C.L.I. di Arezzo, prima Associazione sul territorio a farlo, promuovono un dibattito sul tema specifico visto dalla prospettiva del mondo giovanile, focalizzando l´attenzione su quelli che saranno gli impatti e le conseguenze di questa riforma sul medio e lungo periodo in termini di opportunità, di prospettive ma soprattutto di reali possibilità occupazionali, che avrà luogo ad Arezzo il prossimo venerdì 27 marzo 2015 alle ore 21:15 presso la Casa delle Culture in piazza A. Fanfani n°5.
A latere della Riforma e dei conseguenti decreti attuativi erogati e posti in essere, permangono sul terreno ulteriori e non meno trascurabili punti di criticità sollevati da tempo ed anche più recentemente sollecitati da parte dello stesso mondo imprenditoriale:
• elevati costi per le imprese derivanti dall´approvvigionamento energetico;
• elevato impatto dei costi aggiuntivi salariali per le stesse imprese rispetto al netto percepito in busta paga da parte del dipendente;
• scarsa accessibilità all´erogazione del Credito Bancario soprattutto da parte delle piccole e medie imprese, elementi di criticità riconducibili agli "accordi di BASILEA 3", che pretendono un impegno italiano sul fronte di politiche condivise con il resto delle maggiori cancellerie Europee sul tema specifico;
• ritardo di una riforma complessiva e strutturale della giustizia sul fronte civilistico che continua ad incidere negativamente sulla potenziale attrattiva di investimenti esteri nel nostro paese;
A queste non trascurabili criticità si aggiunge una ulteriore e formidabile sfida che si declina nella riforma delle nostre coscienze, e che si traduce in una necessità d´impegno civile e sociale da parte delle figure amministrative, istituzionali, di governance e della stessa società civile del nostro paese in grado di riformare lo stesso al pari di altre democrazie sul fronte della questione morale, del rispetto delle leggi e del contrasto ad ogni forma di corruzione e di collusione rispetto anche alle crescenti e sofisticate dinamiche invasive adottate dal crimine organizzato.
Su questo fronte le A.C.L.I. celebrando i loro 70 anni di storia, ribadiscono il loro ruolo di compartecipazione nella costruzione e nel presidio dei fondamentali costituzionali necessari alla costruzione e preservazione della democrazia ed al raggiungimento del bene comune che da sempre costituiscono il solco entro il quale l´Associazione si è spesa e continuerà ad operare per fare sì che il sistema Paese possa svilupparsi, autoriformarsi e crescere rispetto ai mutati contesti internazionali per il bene, ed il progresso stesso dell´intera comunità.
Stefano Mannelli
PRESIDENZA PROVINCIALE
ACLI AREZZO