LE ACLI FIORENTINE COMMENTANO L´ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO "LAUDATO SI´"
30-06-2015 13:42 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

L´enciclica di Papa Francesco "Laudato sì " è un appello forte a coniugare il rispetto e la tutela della natura ad uno stile d vita improntato allo sviluppo sostenibile e alla giustizia sociale, osserva il Presidente delle Acli fiorentine Mario Ringressi, il quale afferma che l´enciclica sollecita un forte impegno della nostra Associazione in questa direzione.
Le Acli di Firenze - sottolinea Ringressi - intendono svolgere un compito formativo, di sensibilizzazione sociale e di stimolo alle istituzioni in questa direzione. Questo cominciare dai nostri Circoli intesi come presidio de territorio, come componente attiva del Terzo settore e come interlocutori delle istituzioni locali.
Ringressi ritiene importante, a tutti i livelli, uno studio dell´enciclica per approfondire i passaggi che mettono in evidenza i rischi di una cultura attenta solo alla massimizzazione del profitto all´intreccio fra tecnocrazia e grandi poteri economici transnazionali e per cogliere appieno la coraggiosa denuncia della non neutralità delle direzioni in cui si sviluppano la ricerca scientifica e le applicazioni tecnologiche, in un´epoca in cui queste sono più finanziate da interessi privati che dagli stati. I prodotti della tecnica finiscono così per influenzare gli stili di vita nella direzione degli interessi di determinati gruppi di potere. Da questa analisi - conclude Mario Ringressi - emerge la necessità di costruire dal basso, dalla partecipazione democratica, una nuova cultura che dia speranza e futuro al nostro pianeta.
Le Acli di Firenze - sottolinea Ringressi - intendono svolgere un compito formativo, di sensibilizzazione sociale e di stimolo alle istituzioni in questa direzione. Questo cominciare dai nostri Circoli intesi come presidio de territorio, come componente attiva del Terzo settore e come interlocutori delle istituzioni locali.
Ringressi ritiene importante, a tutti i livelli, uno studio dell´enciclica per approfondire i passaggi che mettono in evidenza i rischi di una cultura attenta solo alla massimizzazione del profitto all´intreccio fra tecnocrazia e grandi poteri economici transnazionali e per cogliere appieno la coraggiosa denuncia della non neutralità delle direzioni in cui si sviluppano la ricerca scientifica e le applicazioni tecnologiche, in un´epoca in cui queste sono più finanziate da interessi privati che dagli stati. I prodotti della tecnica finiscono così per influenzare gli stili di vita nella direzione degli interessi di determinati gruppi di potere. Da questa analisi - conclude Mario Ringressi - emerge la necessità di costruire dal basso, dalla partecipazione democratica, una nuova cultura che dia speranza e futuro al nostro pianeta.