MIGRANTI: LA SVOLTA TEDESCA INAUGURA UNA NUOVA EUROPA, QUELLA AUSPICATA DALL´ITALIA
08-09-2015 15:20 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

di Gabriele Parenti responsabile Welfare ACLI Toscana
Quella svolta che le diplomazie europee non avevano saputo dare con il necessario tempismo è avvenuta sotto la pressione dell´opinione pubblica.
L´Europa dei popoli alla fine ha prevalso portando, di fatto, a quella modifica degli accordi di Dublino che l´Italia da tempo chiede.
L´austera Germania ha dato prova di un calore umano che non ci attendevamo. Cito letteralmente dalla cronaca narrata da "Il fatto quotidiano" : "Benvenuti a Monaco, salite sull´altro treno sulla banchina dove riceverete aiuto". E´ questo il messaggio che si sente dagli altoparlanti della stazione ferroviaria di Monaco, dove cittadini tedeschi e stranieri hanno accolto l´arrivo di treni carichi di migranti con applausi e cantando l´Inno alla gioia. In tanti hanno portato buste di abiti, giocattoli, peluche e zainetti pieni di penne, matite e quaderni. Un gruppo di signore all´arrivo dei profughi è scoppiato in lacrime. Hanno spiegato di aver ospitato fino alla scorsa settimana una famiglia di profughi siriani: "Stanno vivendo un dramma epocale". (cfr l´articolo Migranti. Austria e Germania aprono i confini Il fatto quotidiano del 5/9/2105)
E la televisione ci ha mostrato scene che ricordano, per certi versi, l´accoglienza ai tedeschi dell´Est che, nel 1989, scavalcarono il muro di Berlino.
L´Italia dal Presidente Mattarella al premier Renzi è stata lungimirante. Ha capito che l´Europa non si può fondare sui muri ma sull´accoglienza e l´integrazione. E mi sembra particolarmente suggestivo, a Monaco, quello spontaneo intonare l´Inno alla gioia, l´Inno europeo. Forse una nuova Europa, l´Europa dei popoli sta davvero nascendo. Quell´Europa a cui noi delle Acli abbiamo sempre creduto.
E, soprattutto, in questo momento storico, va un pensiero grato e commosso ai forti, accorati appelli di Papa Francesco che hanno avuto un´influenza straordinaria in questa vicenda.
Quella svolta che le diplomazie europee non avevano saputo dare con il necessario tempismo è avvenuta sotto la pressione dell´opinione pubblica.
L´Europa dei popoli alla fine ha prevalso portando, di fatto, a quella modifica degli accordi di Dublino che l´Italia da tempo chiede.
L´austera Germania ha dato prova di un calore umano che non ci attendevamo. Cito letteralmente dalla cronaca narrata da "Il fatto quotidiano" : "Benvenuti a Monaco, salite sull´altro treno sulla banchina dove riceverete aiuto". E´ questo il messaggio che si sente dagli altoparlanti della stazione ferroviaria di Monaco, dove cittadini tedeschi e stranieri hanno accolto l´arrivo di treni carichi di migranti con applausi e cantando l´Inno alla gioia. In tanti hanno portato buste di abiti, giocattoli, peluche e zainetti pieni di penne, matite e quaderni. Un gruppo di signore all´arrivo dei profughi è scoppiato in lacrime. Hanno spiegato di aver ospitato fino alla scorsa settimana una famiglia di profughi siriani: "Stanno vivendo un dramma epocale". (cfr l´articolo Migranti. Austria e Germania aprono i confini Il fatto quotidiano del 5/9/2105)
E la televisione ci ha mostrato scene che ricordano, per certi versi, l´accoglienza ai tedeschi dell´Est che, nel 1989, scavalcarono il muro di Berlino.
L´Italia dal Presidente Mattarella al premier Renzi è stata lungimirante. Ha capito che l´Europa non si può fondare sui muri ma sull´accoglienza e l´integrazione. E mi sembra particolarmente suggestivo, a Monaco, quello spontaneo intonare l´Inno alla gioia, l´Inno europeo. Forse una nuova Europa, l´Europa dei popoli sta davvero nascendo. Quell´Europa a cui noi delle Acli abbiamo sempre creduto.
E, soprattutto, in questo momento storico, va un pensiero grato e commosso ai forti, accorati appelli di Papa Francesco che hanno avuto un´influenza straordinaria in questa vicenda.