PRIMA GIORNATA DELLA FESTA REGIONALE DELLE ACLI TOSCANE - BUTI, Pisa - 10 Luglio 2015
11-07-2015 15:38 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

La festa regionale ACLI toscane si è aperta con il saluto del Presidente Regionale Federico Barni che ha illustrato il programma delle tre giornate ed ha ringraziato il Circolo e la popolazione di Buti per l´ospitalità. Insieme a Barni il Presidente delle Acli pisane Giacomo Martelli: infatti questa festa regionale, che si tiene a Buti (Pi) è anche Festa provinciale delle Acli di Pisa.
Si è iniziato poi alle 18.00 con la presentazione della proposta di legge della Fap Acli (Federazione anziani e pensionati), presentata dal Vicesegretario regionale Sergio Parrini e dal Consigliere nazionale Alessandro Giaconi, per l´integrazione al minimo delle pensioni più basse calcolate con il metodo contributivo. Parrini e Giaconi hanno illustrato i vari aspetti di questa proposta di solidarietà sociale che vuole ovviare alla situazione di grave disagio in cui si trova chi ha dovuto smettere di lavorare dopo pochi anni, spesso a causa di malattia, e si trova a ricevere una pensione assai più bassa di quello che è il minimo vitale.
Alle 21,15 un secondo dibattito ha affrontato un altro tema cruciale: quello del lavoro. Si è discusso di Jobs Act: tra criticità e opportunità.
l´On. Antonio Boccuzzi, ex operaio ThyssenKrupp e oggi membro della Commissione Lavoro della Camera Deputati, ha detto che il Jobs Act si è troppo focalizzato sull´art.18, mentre ci sono altri aspetti importanti come quello della maternità e del rilancio del mercato del lavoro. Bocuzzi ha rilevato, comunque, che si sono criticità che sono state evidenziate dalla Commissione Lavoro e si tratta di indicazioni significative che si spera che il Governo prenda in considerazione.
Daniele Quiriconi, Segretario Confederale CGIL Toscana, ha espresso vari elementi di criticità del provvedimento specie per quanto riguarda la mancanza di un appropriato dialogo tra governo e sindacati. Quiriconi ha sottolineato che occorrono più politiche attive del lavoro e si è poi soffermato su aspetti come il controllo a distanza,la tutela della privacy, e lo stesso art. 18 ritenuti punti assai delicati per la tutela del ruolo del lavoratore.
Il dibattito coordinato dal Vice presidente regionale delle ACLI Enrico Fiori ha visto numerose domande proprio sull´importanza del confronto fra governo e sindacati, ma anche del ruolo e importanza dei corpi intermedi fra i quali, come è emerso da vari interventi, anche la funzione dell´associazionismo e delle Acli in specie,come espressione delle istanze del territorio e delle politiche sociali specie a tutela delle fasce più deboli.
Si è iniziato poi alle 18.00 con la presentazione della proposta di legge della Fap Acli (Federazione anziani e pensionati), presentata dal Vicesegretario regionale Sergio Parrini e dal Consigliere nazionale Alessandro Giaconi, per l´integrazione al minimo delle pensioni più basse calcolate con il metodo contributivo. Parrini e Giaconi hanno illustrato i vari aspetti di questa proposta di solidarietà sociale che vuole ovviare alla situazione di grave disagio in cui si trova chi ha dovuto smettere di lavorare dopo pochi anni, spesso a causa di malattia, e si trova a ricevere una pensione assai più bassa di quello che è il minimo vitale.
Alle 21,15 un secondo dibattito ha affrontato un altro tema cruciale: quello del lavoro. Si è discusso di Jobs Act: tra criticità e opportunità.
l´On. Antonio Boccuzzi, ex operaio ThyssenKrupp e oggi membro della Commissione Lavoro della Camera Deputati, ha detto che il Jobs Act si è troppo focalizzato sull´art.18, mentre ci sono altri aspetti importanti come quello della maternità e del rilancio del mercato del lavoro. Bocuzzi ha rilevato, comunque, che si sono criticità che sono state evidenziate dalla Commissione Lavoro e si tratta di indicazioni significative che si spera che il Governo prenda in considerazione.
Daniele Quiriconi, Segretario Confederale CGIL Toscana, ha espresso vari elementi di criticità del provvedimento specie per quanto riguarda la mancanza di un appropriato dialogo tra governo e sindacati. Quiriconi ha sottolineato che occorrono più politiche attive del lavoro e si è poi soffermato su aspetti come il controllo a distanza,la tutela della privacy, e lo stesso art. 18 ritenuti punti assai delicati per la tutela del ruolo del lavoratore.
Il dibattito coordinato dal Vice presidente regionale delle ACLI Enrico Fiori ha visto numerose domande proprio sull´importanza del confronto fra governo e sindacati, ma anche del ruolo e importanza dei corpi intermedi fra i quali, come è emerso da vari interventi, anche la funzione dell´associazionismo e delle Acli in specie,come espressione delle istanze del territorio e delle politiche sociali specie a tutela delle fasce più deboli.