UN UOMO DI NOME FRANCESCO: FRANCO CARDINI PARLA DI SAN FRANCESCO D´ASSISI E DI PAPA FRANCESCO
15-10-2015 14:03 - NEWS ACLI TOSCANA - territorio

di Gabriele Parenti
Un libro di Franco Cardini che parla di S.Francesco e di Papa Francesco, ma che effettua anche un excursus sul nuovo corso e sul futuro della Chiesa, sulla deriva della modernità, su Lampedusa, sulle nuove migrazioni di popoli e sull´enciclica "Laudato sì" che è un pò l´asse portante di questo testo semplice e profondo, agile e denso come emerge da questa conversazione con il Prof.Cardini.
D. Quale è, dunque, il parallelismo tra S.Francesco d´Assisi e Papa Francesco?
R. Il punto d´incontro è l´amore del prossimo "come se stessi". Questo è il nucleo del cristianesimo. Ma al tempo di Francesco, in una società dura ma intrinsecamente cristiana, la professione di fede poteva passare attraverso scelte differenti (il monastero, lo studio, le armi ecc.). Oggi non c´è scelta. O si amano i diseredati, o non si è cristiani. Il nemico da battere è la "cultura dell´indifferenza": che è il centro, non un aspetto incidentale, della Modernità.
D: Perché Papa Francesco ha sorpreso tutti fin dal momento della sua elezione?
R. E´ gesuita, e i gesuiti non vanno eletti papi. E´ semplice come una colomba (ma attenzione, sa anche essere furbo come il serpente).
D. La scelta di stare dalla parte dei poveri diviene, dunque, centrale nel nuovo magistero della Chiesa?
R. E´ per la Chiesa una scelta obbligata. Forse fino ad oggi si poteva temporeggiare. Oggi non più.
D. Allora, ci possiamo attendere altri gesti "rivoluzionari"?
R. Li auspico.
D. Hai definito l´encliclica "Laudato sì" un raggio di sole nella nebbia postmoderna. Perché?
R. Perché parla chiaro sulla situazione del mondo, sull´intollerabile ingiustizia che la caratterizza; e fa i nomi dei responsabili, anche se non esplicitamente. Dopo questa enciclica, i cattolici dovranno smettere di pensare che i mali del mondo derivano dall´ "Islam", dai "migranti" e dai "comunisti".
D. Molti comportamenti stigmatizzati (civiltà dell´usa e getta, cultura dello scarto) sono imposti alla gente, ma allora la denuncia non dovrebbe rivolgersi in modo più esplicito alla classe politica che non adotta normative adeguate per la produzione di beni e servizi?
R. E´ quello che fa. Perché la "Laudato si´" è solo un principio. Nessuno deve illudersi.
D. La lezione di Lampedusa è che in fondo siamo tutti "un po´ Caino"? Perché?
R. Perché rifiutarsi di ammettere la corresponsabilità di chi assiste al perpetrarsi di un´ingiustizia ai danni del fratello senza reagire è già fratricidio.
Un libro di Franco Cardini che parla di S.Francesco e di Papa Francesco, ma che effettua anche un excursus sul nuovo corso e sul futuro della Chiesa, sulla deriva della modernità, su Lampedusa, sulle nuove migrazioni di popoli e sull´enciclica "Laudato sì" che è un pò l´asse portante di questo testo semplice e profondo, agile e denso come emerge da questa conversazione con il Prof.Cardini.
D. Quale è, dunque, il parallelismo tra S.Francesco d´Assisi e Papa Francesco?
R. Il punto d´incontro è l´amore del prossimo "come se stessi". Questo è il nucleo del cristianesimo. Ma al tempo di Francesco, in una società dura ma intrinsecamente cristiana, la professione di fede poteva passare attraverso scelte differenti (il monastero, lo studio, le armi ecc.). Oggi non c´è scelta. O si amano i diseredati, o non si è cristiani. Il nemico da battere è la "cultura dell´indifferenza": che è il centro, non un aspetto incidentale, della Modernità.
D: Perché Papa Francesco ha sorpreso tutti fin dal momento della sua elezione?
R. E´ gesuita, e i gesuiti non vanno eletti papi. E´ semplice come una colomba (ma attenzione, sa anche essere furbo come il serpente).
D. La scelta di stare dalla parte dei poveri diviene, dunque, centrale nel nuovo magistero della Chiesa?
R. E´ per la Chiesa una scelta obbligata. Forse fino ad oggi si poteva temporeggiare. Oggi non più.
D. Allora, ci possiamo attendere altri gesti "rivoluzionari"?
R. Li auspico.
D. Hai definito l´encliclica "Laudato sì" un raggio di sole nella nebbia postmoderna. Perché?
R. Perché parla chiaro sulla situazione del mondo, sull´intollerabile ingiustizia che la caratterizza; e fa i nomi dei responsabili, anche se non esplicitamente. Dopo questa enciclica, i cattolici dovranno smettere di pensare che i mali del mondo derivano dall´ "Islam", dai "migranti" e dai "comunisti".
D. Molti comportamenti stigmatizzati (civiltà dell´usa e getta, cultura dello scarto) sono imposti alla gente, ma allora la denuncia non dovrebbe rivolgersi in modo più esplicito alla classe politica che non adotta normative adeguate per la produzione di beni e servizi?
R. E´ quello che fa. Perché la "Laudato si´" è solo un principio. Nessuno deve illudersi.
D. La lezione di Lampedusa è che in fondo siamo tutti "un po´ Caino"? Perché?
R. Perché rifiutarsi di ammettere la corresponsabilità di chi assiste al perpetrarsi di un´ingiustizia ai danni del fratello senza reagire è già fratricidio.